Patrizio Oliva dopo la boxe ora mi dedico al teatro

olivaL’ex pugile Patrizio Oliva non smette di stupire dopo le vittorie mondiali, poi ct dell’Italia, infine attore di teatro, scrittore, imprenditore e pure motivatore. Come si fa a cambiare così radicalmente: da numero 1 del ring ad attore di teatro? «Lavorando, imparando con umiltà. Io ho studiato tanto per poter recitare sul palco e ora finalmente mi sto affermando. Quest’anno sarò a Roma con uno spettacolo sulla mia vita raccontata nella biografia di successo Sparviero, scritta con mio nipote Fabio che poi l’ha trasformata in una splendida pièce teatrale. A Napoli ha già avuto un grande successo». Oliva sembra avere la bacchetta magica: successi anche come imprenditore. Esporta mozzarelle in Europa e ha grande seguito come motivatore aziendale. Il segreto qual è? «Sfrutto la mia esperienza e la mia voglia di imparare. A 60 anni mi sento un ventenne nel modo di pensare. E poi, a parte i miei figli che adoro, con i giovani passo ancora tanto tempo nella mia palestra dove insegno ancora pugilato». La boxe è stata la sua vita, eppure qualcosa si è rotto negli ultimi anni. «Sono in totale disaccordo con la politica adottata dalla Federazione pugilistica italiana. Hanno sbagliato e stanno sbagliando ancora. Hanno fatto morire il pugilato professionistico per lanciare nuove formule di gare che alla gente non piacciono. Se campioni come Russo e Cammarelle fossero passati professionisti come feci io, sarebbero stati atleti di livello mondiale».La boxe mondiale rischia di uscire dal programma olimpico. «Un rischio grande se al vertice internazionale resteranno personaggi discutibili e se gli arbitri continueranno a essere non all’altezza. Sarebbe un ulteriore passo verso il baratro».Cosa sogna Oliva dopo i 60 anni?
«Di rinnovarmi ancora e di arrivare a cento. Non scherzo, sono ancora un atleta, ci credo davvero».

 

Patrizio Oliva dopo la boxe ora mi dedico al teatroultima modifica: 2019-01-24T16:40:52+01:00da pallonate